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Sandrock Festival 1999

    S 16/17/18 Luglio - Autoparco - Sandrigo (Vi)

Sandrock Festival nasce nel 1995 da un'idea dei Giovani Autorganizzati, un gruppo di ragazzi vicentini desiderosi di presentare e promuovere, nella loro zona, il ricco e fertile panorama musicale italiano.
Pensato inizialmente come Punk Festival della durata di una sola giornata, Sandrock oggi ha modificato la sua fisionomia sia dal punto di vista organizzativo, sia per quanto concerne le proposte musicali. La manifestazione si articolerà in tre giornate dense di appuntamenti live che si alterneranno su due palchi in cui il territorio musica verrà esplorato a 360 gradi. Il cast dell'edizione di quest'anno può contare sulla presenza di alcune formazioni di tutto rispetto. Ad animare la serata di apertura ci penseranno i Super B, una piacevole ventata di freschezza pop che introdurrà lo show della realtà italiana più in forma del momento per quanto riguarda la musica in levare, i Reggae National Tickets, di ritorno dalla Giamaica con il nuovo album, La Isla, vellutata miscela reggae-soul "in a different stylee" per concludere egregiamente la prima trance dell'evento. I mattatori della giornata di sabato saranno i Pitura Freska con il loro venetian reggae-dub-raggamuffin. La giornata conclusiva sarà dedicata a due band particolarmente avulse dal trend musicale italiano: i Wolfango e il loro proto-punk irriverente che ha dato vita a Stagnola, visionaria istantanea targata Dischi del Mulo, da fine aprile nei negozi e i Brutopop, una delle formazioni più intransigenti della scena musicale italiana, gli ex Assalti Frontali chiuderanno i concerti di Sandrock Festival 1999 ricreando scenari post-rock del tutto fuori dal comune. Inoltre nel corso delle tre giornate si esibiranno alcuni gruppi emergenti meritevoli di attenzione: Xodò da Bahia, Bracco e i Giaguari, Sinergia, Sostrato e altri.
Tra le motivazioni di fondo di Sandrock Festival vi è la voglia di dare un piccolo contributo alle iniziative di solidarietà fieramente attive in tutto il mondo. Nel 1995 gli organizzatori hanno portato, con alcuni furgoni, vestiario e scarpe a Donjlapaz, in ex-Jugoslavia; nel 1997, parte dell'incasso ha contribuito alla campagna per salvare il Telefono Azzurro; il ricavato dell'edizione del 1998 è servito ad alleviare i disagi dei terremotati dell'Umbria. Il proposito umanitario per l'edizione di quest'anno è quello di appoggiare la Missione Arcobaleno, degna iniziativa di solidarietà a favore dei profughi del Kossovo.

Questa kermesse si propone come contesto socioculturale che attraverso la parola dei suoni sviluppa aggregazione e quindi scambio, crescita e trasformazione. L'intento è quello di ricreare una zona franca per gli appassionati di musica e non solo; in queste tre giornate, nell'ampio spazio dell'Autoparco situato nella zona industriale di Sandrigo (Vi), anche i semplici curiosi avranno l'opportunità di trascorrere un week end all'insegna delle buone vibrazioni, difatti tra un concerto e l'altro negli spazi attrezzati si potrà mangiare, bere e passeggiare lungo un corridoio di bancarelle che caratterizzano un colorato e stravagante mercatino di chincaglierie. Inoltre ci saranno degli stand che ospiteranno le etichette discografiche e gli operatori del settore musicale per assicurare una buona continuazione after-show.
Le prime quattro edizioni hanno visto la partecipazione di alcune tra le più interessanti realtà musicali italiane: Punkreas, Radio Rebelde, Bisca e Bluvertigo. Oltre a queste band già affermate, in questi anni su palco del Sandrock Festival, si sono esibiti gruppi provenienti dall'underground veneto e non: StileKasacantiere, Misto Nocivo, Splatterpink e G Tornado (DK).
L'edizione del 1998 ha registrato complessivamente 7.000 presenze, un piccolo grande risultato per una manifestazione in costante crescita che si propone come un'alternativa ai circuiti ufficiali di promozione e diffusione musicale. L'organizzazione del Festival si è costituita in maniera autonoma e completamente indipendente, partendo "dal basso", lontana anni luce dal business discografico e dagli influenti giochi di mercato, questa è "l'altra musica" fuori dalle platee convenzionali.


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