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Manu Chao: Note senza confine

    È stato la voce dei Mano Negra, il gruppo francese di ispirazione anarchica che lanciò il rock latino, in bilico tra punk stile Clash e ritmi sudamericani. Oggi Manu Chao torna da solo con la sua nuova proposta musicale "Clandestino": sedici canzoni che raccontano tutti i suoi vagabondaggi in musica.
Se i Mano Negra puntavano su un rock sovversivo, in "Clandestino" prevalgono i ritmi messicani, brasiliani e afrocubani. Le atmosfere si ammorbidiscono e tutto risulta più fresco e immediato. Il tema del viaggio ricorre spesso, con particolare attenzione alle frontiere, come Gibilterra e Tijuana, il sogno americano di chi fugge dal Messico.
Di madre basca e padre galiziano, Manu Chao vive nella Parigi multiraziale, ma gira sempre per il mondo. Africa e Sudamerica sono le sue mete preferite. Ora il clandestino Manu Chao sta lavorando alla "Fiera delle menzogne", una kermesse per festeggiare l'anno 2000, di cui la regione Galizia gli ha affidato la direzione. Nel futuro lo attende un progetto avveniristico, nato a Londra da una ricerca a fianco dei cybertecnologici Prodigy, per trasformare la techno da fredda, ipnotica musica da discoteca a ritmo di strada, con i tamburi tra la gente. Un nuovo vagabondaggio tra le note per questo "campionatore umano" in perenne migrazione.