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Il ritorno del bowling tra mito e tecnologia

    Ritorna alla grande il gioco del bowling, come filosofia di vita e uno tra gli sport più diffusi a livello di massa. Praticato da circa 100 milioni di persone in tutto il mondo, di cui la metà negli Stati Uniti.
Sembrava un mito anni cinquanta, ormai destinato alla nostalgica reminescenza di pochi, e invece oggi e ritornato prepotentemente alla ribalta, grazie soprattutto ad alcuni film di successo quali: "Un sogno in fondo al mare" di Finn Taylor, "Strade perdute" di David Lynch, "Buffalo 66" e "Kingpin" dei fratelli Farrelly.
Da nemmeno due anni è arrivato anche in Italia e l'interesse sta crescendo costantemente. Gli iscritti alla Federazione Italiana sono più di 5 mila e sono circa 330 i centri in tutta Italia. Il più grande è il Mirafiori di Torino, con bar, pizzeria, videogiochi, minigolf e ben 48 piste.
Niente a che vedere con i mega impianti americani dove si organizzano persino feste in costume, escursioni notturne nei locali e banchetti di fine stagione. Negli Stati Uniti ci sono circa 8.000 bowling che alimentano un giro d'affari di oltre 1.500 miliardi all'anno. Il più grande si trova a Las Vegas ed è il celeberrimo Showboat con 106 piste e una galassia di hotel, ristoranti, negozi e casinò. Ma il record assoluto spetta al Giappone dove si trova il Fukuyama Bowl a Osaka con 144 piste. L'ultima frontiera, invece, si chiama Cosmic Bowling dove si gioca al buio, con la pista, i birilli e la palla fosforescenti e con un sottofondo di musica dance e techno.
E per gli amanti di internet non poteva mancare il bowling interattivo. Si chiama Fantasy bowling league ed è un torneo che si disputa da ormai 6 anni esclusivamente su Internet. Basta iscriversi via e-mail e comunicare settimanalmente il punteggio al "capitano" della propria squadra.