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Luis Rizzo, Opustango
Compositore e chitarrista di grande rilievo, Luis Rizzo è uno degli esponenti più originali della nuova musica popolare argentina. I suoi precedenti dischi, da "Tristesse" a "Desde El Anden" a "Suite El Barrio" sono considerati in tutto il mondo come pietre miliari del "nuevo tango", lavori in cui convivono le atmosfere del tango tradizionale con uno stile e un linguaggio decisamente più contemporanei. In fondo, già nell'ormai lontano 1970, si parlò del suo gruppo Guardia Nueva come "tango d'avanguardia".
Luis Rizzo continua il percorso creativo tracciato in quell'epoca e arriva oggi a disegnare, con la sua virtuosa chitarra e alla guida di un nuovo quintetto, nuovi scenari e un incantesimo che il tempo non riesce a spezzare.
Negli anni Sessanta, all'inizio della sua carriera, Luis Rizzo fece parte del trio di Osvaldo Manzi, un musicista non molto noto al grande pubblico, ma di grande valore che ha militato per anni nei gruppi di Piazzolla. Con questo nuovo disco Rizzo rende omaggio a uno dei suoi maestri attraverso la suite "Imagenes Porteñas", a lui dedicata, e con un originale arrangiamento di "Simple".
Il brano che dà il titolo all'album, e che lo apre, è invece dedicata al mai dimenticato Astor Piazzolla, mentre "Volver" ci riporta all'eterno mito di Carlos Gardel. Le altre sono composizioni originali: un ulteriore tassello di quella mappa del cuore di Buenos Aires che Rizzo viene delineando con amore e nostalgia da diversi anni.
Con "Opustango" è molto difficile considerare il tango di Luis Rizzo come una musica antica. Ancora una volta la musica acustica più metropolitana del mondo, nelle sue mani, ritorna a essere modernità e struggente passione.