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L'aspetto mistico di questo grande compositore è da ricondurre alla sua profonda fede nella filosofia di vita della Cristianità. La sua affermazione:" Sacred Concerts are the most important things I've ever done" rende l'idea di quanto fosse importante per lui la filosofia dell'amore e della preghiera, come del resto si evince dal motto con il quale dette inizio al concerto nella Cattedrale di St.John A Manhattan, il 20 gennaio 1968:" Praise God and dance!".
PROPOSTA DI CONCERTO
In occasione del centenario della nascita di Edward Kennedy Ellington, "The Duke", personalità tra le più incisive e caratterizzanti della musica Afro Americana, nasce la nostra idea di rivisitare alcuni tra i più famosi temi tratti dai Concerti Sacri che, pur contenendo i tratti salienti del suo stile, rappresentano un caso unico nella produzione di Ellington, come pure nel modo di trattare la liturgia. Il modo originale con cui quest'opera ha creato un ponte musicale tra la religiosità, la liturgia Afro-americana e la corrispettiva tradizione Europea è in "Sacred Suite" nuovamente sottolineato, ma non in chiave di un semplice arrangiamento o rilettura, bensì come vero e proprio atto compositivo sui suggerimenti Ellingtoniani, cui interessa relativamente parafrasare la prassi esecutiva jazzistica.
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