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Il disegno calligrafo che rende preziosa ogni superficie

    I E pensare che, alla sua comparsa, il pizzo veniva impiegato solo negli abiti del clero e dei nobili, estendendosi successivamente agli abiti, ai cappellini e ai grembiuli delle donne, fino a far mostra di sè anche su guanti, velette, scialli, fazzoletti etc.
Ed è solo grazie ai corsi e ricorsi della storia che oggi gli stilisti lo riscoprono quale elemento di grande tendenza per la sua leggerezza e capacità di velare e svelarsi contemporaneamente, di sottolineare linee e punti, di creare intriganti e suggestivi giochi di chiaroscuro. Nella moda tanto come per la bellezza, dove fanno capolino trucchi calligrafici, quasi come leggeri tatuaggi che aderiscono alla pelle per mettere in evidenza maquillage sofisticati, e profumi vestiti per l'occasione di trine.
Il tutto forte di una tradizione, non solo francese, ma anche italiana quale quella dell'isola veneziana di Burano, dove il pizzo o merletto è diventato quasi un istituzione. E non solo, a Novedrate è stata fondata una scuola per tramandare l'esperienza delle antiche merlettaie e dove hanno partecipato anche uomini. Sarà proprio per questo che in centro si tiene la mostra del pizzo e del merletto arrivata alla sua diciannovesima edizione e che per la prima volta sono state presentate delle creazioni in pizzo firmate da importanti stilisti quali: Luciano Soprani, Marina Spadafora, Mariella Burani, Antonio Fusco.