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ModaMare: tra sensualità e fantasia

    Per una volta non ci sono regole. In spiaggia, la libertà di scelta è totale: ci si può andare con un costume intero, che può essere in stile olimpionico o scollatissimo; si può optare per il due pezzi, e la scelta allora sarà tra lo slip a calzoncino e il tanga, tra il reggiseno a fascia o a triangolo; e, per chi può, quest'anno à tornato anche il monokini, rivoluzionario pezzo "di costume" e "del costume" che negli anni Settanta fu, a torto o a ragione, considerato il simbolo della conquistata parità sessuale delle donne.
    Tra i più graditi il look di tendenza all'insegna di un ricercato gusto cubano-guatemalteco. Tutto con materiali naturali e certosina lavorazione all'uncinetto. Sempre in voga, comunque, il reggiseno con roselline multicolor.
    La vera novità di quest'anno in spiaggia sembra essere rappresentata dall'abbinamento con i mini-shorts in linea col resto e il gilet iper traforato in piena pseudo rivoluzione disco-culturale.
    Ricordi espliciti di un look sempre-verde... certo, quello di Madonna. In primo piano un reggiseno proprio entusiasmante, elegante e raffinato, ma al contempo anche spregiudicato e ingenuamente sadico. Da indossare rigorosamente con lunghi guanti neri e lunga gonna con spacco vertiginoso.
    Sconsigliato il nude-look, mentre è preferibile un bikini imbottito in microfibra (aumentiamo quello che carseggia, se è il caso).
    Per gli uomini, invece, la regola c'è, ed è ferrea: a meno che non si nuoti in piscina, il costume deve essere rigorosamente a calzoncino. Ci si può sbizzarrire solo sul genere (supersportivo come il calzoncino da vela o minimal come quelli proposti dagli stilisti) e sulla lunghezza corto, appena sotto i glutei, o lungo fino quasi a sfiorare il ginocchio.
    Tassativo un corpo scultoreo e soprattutto glutei marmorei.