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Come aprire una discoteca(costi e regole per una corretta gestione)

    Tra le attività commerciali che riescono a garantire una maggiore redditività troviamo senz'altro quella riguardante la gestione di una discoteca, riuscendo però a intivare la formula giusta e cercando di rinnovarsi il più celermente possibile (almeno una volta l'anno), in quanto il "popolo della notte" è composto da una clientela variegata e imprevedibile anche per gli addetti ai lavori.
    Una discoteca superaffollata può svuotarsi quasi del tutto in un periodo di appena un paio d'anni. È indispensabile rinnovare il locale per questo motivo, cambiandone gli arredi, i colori, rinnovandone gli effetti speciali e le scenografie.

    Chi intende avviare un'attività di intrattenimenti musicali come la discoteca, deve necessariamente ottenere in primo luogo una lunga serie di autorizzazioni e, in secondo luogo, ottemperare a tutta una serie di requisiti.
    Per le autorizzazioni si procede con l'iscrizione al registro esercenti, al registro ditte della Camera di commercio, al certificato di destinazione d'uso dei locali, alla licenza amministrativa e di pubblica sicurezza (queste due ultime autorizzazioni vengono rilasciate dal Comune); poi c'è il parere della Commissione provinciale di vigilanza (Prefettura), che si esprime in base ad alcuni parametri quali la localizzazione, le uscite di sicurezza e la metratura del locale (la capacità ideale di contenimento), ciò per garantire un rapido sfollamento in caso di incendio, infine il certificato di prevenzione incendi (Vigili del fuoco) e l'autorizzazione sanitaria (Ussl).

    Per i requisiti di un locale troviamo l'adeguamento degli impianti elettrici e di areazione secondo le normative di legge, gli arredi ignifughi e un numero di servizi igienici proporzionato alla capinza effettiva (almeno uno ogni 50 persone).
    Altre strutture da inserire sono senz'altro il servizio bar, il guardaroba, la biglietteria, i camerini per gli artisti, gli uffici di direzione e la sala giochi-multimediale, all'esterno la dotazione di ampi parcheggi: necessità questa che orienta l'apertura di nuove discoteche fuori dai centri urbani abitati.

    La formula vincente per aprire un locale non è suggerita da nessuno. Ci possono essere alcuni suggerimenti degli esperti profani come: orientarsi verso diverse tipologie di pubblico: giovanissimi, giovani e quarantenni, prevedere alcune serate rivolte a generi particolari come la musica latino-americana, quella afro e funky, quella degli anni '60/70, o la musica revival italiana, infine prevedere più piste da ballo separate secondo le diverse tipologie musicali.
    Non per ultimo si devono tener presente le attrezzature per l'attività di intrattenimento vera e propria, assai complesse e sofisticate quali: piste da ballo, allestimenti vari, palco per spettatori dal vivo, impianto luci, audio e video, cabine di regia, stazione di missaggio, sala virtuale e impianto di ricircolo d'aria.

    Il tutto finora esaminato presuppone un investimento medio da un miliardo e mezzo a due miliardi di lire, escludendo dal preventivo le proprietà immobiliari eventuali. Un capitale elevato che, se gli affari convengono nel modo giusto, si possono tranquillamente recuperare nel giro di tre anni.
    Per chi non accetti di affrontare l'apertura di un'attività così impegnativa, può scegliere un'alternativa più tranquilla offerta da un "disco bas", con una capienza ridotta di 300-500 persone o da un circolo privato; locali che si caratterizzano per gli spettacoli dal vivo di giovani musicisti promettenti e comici o cabarettisti esordienti.